Se verso il 3 luglio vi capita di trovarvi dalle parti di un cinema all’aperto non vi dovete perdere l’occasione di vedere il classico film casinaro dell’estate, questa volta con protagonista Jim Caviezel.
Outlander combina fantascienza e leggende scandinave creando un genere nuovo di thriller in cui i paesaggi nordici dei tempi dei vichinghi diventano teatro di effetti speciali mozzafiato.
Per scrivere il film, Howard McCain ha provato ad immaginare le conseguenze che avrebbe provocato la comparsa di una creatura uscita da Alien o Predator nel mondo vichingo. Moorwen, il mostro alieno, è stato disegnato da Patrick Tatopoulos, già creatore degli extraterrestri di Independence Day.
Una nave avanza tra i flutti, trasporta le spoglie del re Halgar, valoroso capo vichingo. Nessuno dei suoi successori possiede il suo stesso coraggio, né il figlio Wiglif, né il fratello Rothgar, incoronato re. E il destino del suo popolo sarà sconvolto dall’arrivo di una misteriosa navicella spaziale atterrata nei pressi del villaggio. A bordo ci sono Kainan, un guerriero proveniente da Outland, e Moorwen, un terribile mostro assassino.
Ben vengano i film che, senza pretese ulteriori, ci offrono (debitamente e tecnologicamente aggiornate) delle storie in cui non è la verosimiglianza a dettare legge ma le regole sono altre. Sono quelle della fiaba a cui, ogni tanto, non fa male fare ritorno. Per il puro gusto di divertirsi fantasticando.