Cosa posso dire riguardo l’ultima fatica di Quentin Tarantino…che ci sono state scene che ho letteralmente adorato e altre che avrei tagliato, forse la durata è eccessiva…. insomma il film poteva tranquillamente durare 1 ora in meno e avrebbe avuto, forse, più compattezza. Il film però mi è piaciuto parecchio, ci sono parecchie scene fantastiche, l’alchimia tra Di Caprio e Pitt è incredibile (l’amicizia vera tra Rick Dalton e Cliff Booth è una delle cose che ho apprezzato di più), avrei voluto più Margot Robbie (caspita Quentin perchè non hai messo più Margot, di una leggerezza fantastica) e che dire poi dei cameo di Tim Roth, Kurt Russell, Michael Madsen, Margaret Qualley (meravigliosa) Dakota Fanning e Lena Dunham.
C’era una volta a… Hollywood è una dichiarazione d’amore, esplicita, nei confronti del cinema da parte di un regista che ha sempre un tocco impareggiabile, percui da guardare e riguardare per chi come me ama i dietro le quinte, magia pura.
Los Angeles, 1969. Sharon Tate, promettente attrice americana e sposa di Roman Polanski, è la nuova vicina di Rick Dalton, star della televisione in declino. Dalton condivide la scena con Cliff Booth, stuntman che si è fatto (e rotto) le ossa nei western girati a Spahn Ranch. Controfigura e chauffeur di Dalton, Cliff vive in una roulotte con una cane disciplinato e fedele proprio come lui che da anni ammortizza le cadute e i rovesci dell’amico. E l’ultimo scacco costringe Rick e il suo doppio a traslocare dall’altra parte dell’oceano per girare un pugno di spaghetti-western. Sei mesi e una moglie (italiana) dopo, Rick e Cliff tornano a Los Angeles dove li attende la notte più calda del 1969.