I delitti dei nove cieli di Giulio Leoni, Nord
Un omicidio alla Sorbona. Una cospirazione ordita all’ombra del processo ai Templari. Un mistero che solo può svelare: Dante Alighieri.
Autunno 1307. È un momento particolarmente difficile per Dante Alighieri. Frustrato per il mancato riconoscimento delle sue qualità intellettuali, il poeta si mette in viaggio verso Parigi, dove conta di conseguire il baccellierato alla facoltà delle Arti, nella speranza di aprirsi così la strada verso una cattedra universitaria. Ma già lungo il cammino è testimone di eventi inquietanti e, una volta giunto in città, si rende subito conto che le strade di Parigi non sono meno pericolose di quelle della sua Firenze, soprattutto per le tensioni legate agli arresti dei membri dell’Ordine del Tempio decretati da re Filippo. E anche la Sorbona è percorsa da un’aspra e sotterranea contesa tra i sostenitori del sistema geocentrico e gli ambigui novatores, che si rifanno invece alla controversa teoria eliocentrica. Una disputa non soltanto dottrinale, come dimostra la morte di uno stimato astronomo di origine italiana, il cui cadavere viene rinvenuto proprio in un’aula dell’università. Il giorno successivo, Dante viene avvicinato da due giovani della corporazione degli studenti italiani, che gli chiedono d’indagare su quello che, a loro giudizio, solo in apparenza è stato un suicidio. Se l’istinto gli suggerisce di non fidarsi e di rinunciare, il poeta non può resistere alla sfida di sciogliere un enigma e portare la luce della verità lì dove imperano le tenebre. Tuttavia Parigi è un intrico di vicoli irto di insidie, tra delinquenza, lotte di potere e templari in incognito, e Dante dovrà muoversi con estrema cautela verso il cuore di un labirinto d’indizi che cela sia il colpevole sia il movente del delitto. Perché dietro i calcoli celesti forse si nasconde un calcolo ben più terreno e sanguinoso. E un’entità occulta sembra seguire passo dopo passo le indagini di Dante…