Nuovo disco solista di Thom Yorke nato come sempre dalla collaborazione con Nigel Godrich, 8 mesi dopo la colonna sonora di Suspiria e 5 anni dopo il precedente lavoro Tomorrow’s modern boxes. Io sono tra quelli che auspicano un ritorno a un disco dei Radiohead, ritengo molto affascinanti queste musiche, sperimentali e per questo non molto accessibili a tutti. Dispiace che sia dal lontano 2007, dai tempi di In Rainbows che non esce un disco come si deve in quanto gli ultimi due The king of the limbs e Moon Shaped pool a mio parere non sono poi così validi. Questo è il classico disco da solito di Yorke, batterie elettroniche sparate a mille, loop vocali. Si tratta di una produzione molto vicina al grande amore che ha Yorke per le consolle da DJ con le quali si è esibito in coppia con Nigel Godrich in grandi discoteche europee.
Affiancato al disco è uscito su Netflix un corto diretto da Paul Thomas Anderson della durata di 15 minuti e dall’aspetto alquanto distopico. Il mondo dorme, si è trasformato in zombi e solo Thom Yorke cerca di resistere. Visivamente grandioso. Accoppiata fantastica, oltretutto Yorke dimostra che diretto dal suo amici Anderson riesce ad essere anche un grande attore. Il contesto è onirico con atmosfere tra Metropolis e 1984 e personaggi che vivono come automi la loro grigia esistenza.
Torna nel vicolo cieco
Forza, fai del tuo peggio
Hai lasciato di nuovo il tuo lavoro
E il tuo treno dei pensieri
Se potessi fare tutto daccapo
Un po’ di polvere di fata
Mille uccellini che cantano
Se devi, fallo
Per favore fammi sapere
Quando ne hai avuto abbastanza
Della luce bianca
Del coro dell’alba
Se potessi fare tutto daccapo
Non sai quanto
Pronto pronto, moshi mosh
Forza, dai, dai!
Tracklist
01. Traffic – (05:17)
02. Last I Heard (…He Was Circling the Drain) – (05:06)
03. Twist – (07:03)
04. Dawn Chorus – (05:23)
05. I Am a Very Rude Person – (03:44)
06. Not The News – (03:57)
07. The Axe – (06:59)
08. Impossible Knots – (04:19)
09. Runwayaway – (05:56)