Dopo la visione di The Vulcan Hello (1×01) e Battle at the Binary Stars (1×02) devo dire di essere addirittura esaltato da questa nuova incarnazione di Star Trek. Il mio Hype era già ai massimi livelli da mesi ma dopo avere visto l’egregio lavoro fatto sono veramente molto soddisfatto.
La prima cosa che colpisce lo spettatore è la resa visiva, una fotografia con colori molto vivaci, effetti speciali ottimi e che nessuna serie tv di Star Trek aveva mai proposto.
Nel cast di Star Trek: Discovery spicca su tutte la protagonista Sonequa Martin-Green che interpreta con vero fervore il primo ufficiale Michael Burnham, umano ma cresciuto tra i vulcaniani (addirittura da Sarek, padre di Spock). Interessante il personaggio di Saru, un Kelpien, ufficiale scientifico. Il comandante Philippa Georgiou, interpretata da Michelle Yeoh si è rivelata essere una guest star.
Ho trovato geniale il fatto che i Klingon ci vengano proposti, con occhio quasi antropologico, come una razza guerriera “pura” e il funerale Klingon, vero tocco di classe, con influenze egiziane e babilonesi. La minaccia Klingon simboleggia senza troppe giri di parole le minacce del terrorismo di stampo islamista (il riferimento alla purezza della fede e alla necessità di riunire clan tribali separati sotto l’egida unica della guerra tra civiltà) serve a ricordarci che la serie tv creta da Gene Roddenberry ha da sempre re-interpretato la nostra storia, allora era la guerra fredda tra USA e Russia ora lo scontro di due civiltà. Dimenticavo il ritmo, non si è mai vista una serie tv di Star Trek con una simile dinamicità! Alla, salute e prosperità!
Naturalmente ai Trekker duri e puri questa nuova serie non è piaciuta, ho già letto critiche come ‘è senza poesia’, è ‘troppo star wars’, ormai certi commenti mi hanno sinceramente stancato…