Vado in controtendenza, non mai letto Dan Brown, Il codice da vinci, il film, mi ha fatto dormire ma lo ammetto volevo vedere Firenze e allora Firenze vale pure un Tom Hanks che non mi ha mai convinto nei panni del professore di simbologia Robert Langdon.
Filmettino divertente che parte come un’avventura del BVZM Martin Mystere, Dante, Botticelli, Vasari, Palazzo Vecchio, gli Uffizi e poi Venezia e Istanbul… e finisce come un’intrigo internazionale alla Bond. Fa il suo compitino Ron Howard e il cast internazionale molto bravo: Felicity Jones, Irrfan Khan, Omar Sy, Ben Foster e Sidse Babett Knudsen. Tom Hanks come sempre quando è alle prese con questo personaggio ha la faccia da coglione per tutto il film, ed è quasi irriconoscibile… La nostra Italia ricca di opere d’arte è bellissima anche se si vede poco la vera Italia, in ogni caso ci viene detto che è popolata da babbei questo è evidentemente come ci vede Dan Brown. Lui ambienta i tre suoi libri più famosi in Italia e ci prende pure per i fondelli. In Italia ci sono parecchie cose che non vanno ma non accetto che a dircelo sia chi gioca con gli stereotipi. Di sicuro non passerà alla storia ne questo film ne il libro che lo ha ispirato.
Trama:
Lo studioso di simbologia professor Langdon si risveglia in una stanza di ospedale a Firenze. È ferito alla testa, ha ricordi estremamente confusi e non sa perché si trova nel capoluogo toscano. Quando una donna vestita da carabiniere fa irruzione nella casa di cura non gli resta che fuggire con l’aiuto, della giovane dottoressa Sienna Brooks. Alla base di tutto c’è un miliardario che ha deciso di salvare l’umanità dalla sua altrimenti inevitabile dissoluzione diffondendo un virus che riduca drasticamente il numero degli abitanti della Terra.