La vedova di Fiona Barton, Einaudi
Cercando sempre di anticipare il titolo che sarà il thriller dell’anno anche questo La vedova possiede tutte le caratteristiche per poterlo diventare, compresa l’immancabile commento positivo su twitter di Stephen King “Se avete amato La ragazza del treno e Gone girl dovete leggere La vedova. Un libro che vi terrà sulla corda.”
Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto sulle pagine dei giornali e accusato di un delitto raccapricciante. Ma lei, la donna che gli dà il braccio in tribunale, che ha passato la vita con lui e ancora sta al suo fianco, possibile che non si fosse mai accorta di nulla? Adesso Glen Taylor è morto, e il caso di cui è stato protagonista, la scomparsa di una bambina di tre anni, è rimasto senza soluzione. Così l’intera stampa inglese vuole parlare con Jean, la moglie. Soltanto la giornalista Kate Waters riuscirà a insinuarsi in casa sua e a conquistarne la fiducia. Davanti a sé troverà luoghi sempre più oscuri, e scoprirà quanti sono i misteri che circondano l’esistenza apparentemente ordinaria di questa vedova.
“Glen è morto, sapete? Tre settimane fa. Investito da un autobus appena fuori dal supermercato. Un minuto prima era lì a stressarmi perché non avevo comprato i cereali giusti, e poi bum, lungo e disteso sull’asfalto. Trauma cranico, hanno detto. Insomma, morto. Io stavo lì impalata, lo guardavo e basta. Gente che correva qua e là in cerca di coperte, il marciapiede un po’ sporco di sangue. Non tanto, eh. Lui sarebbe stato contento: odiava il disordine. Erano tutti molto gentili con me e cercavano di non farmi vedere il cadavere, e io non è che potessi dirglielo, ma ero così contenta che se ne fosse andato. Niente più sciocchezze”.