Capita che d’estate le serie tv scarseggino a tal punto che il sottoscritto sia stato costretto gli anni passati d’estate a sorbirsi nell’ordine Haven, Warehouse 13, Happy Town, Persons Unknown, No ordinary family e un’altra mezza dozzina di serie tv che definirei di leggero riempimento estivo.
La parte da padrone va di solito a SyFy che quest’anno ci sforna Alphas una variazione sul tema giovani supereroi reclutati da un mentore che ad ogni puntata (mi sembra di averla già sentita questa) si trova con la sua squadra a combattere altri giovani dotati di superpoteri però volti al male.
Trama per niente originalissima direte voi visto che il clichè è trito e ritrito, si va dai famosi mutanti X-men a Heroes, esiste persino Alpha Flight il gruppo di supereroi Canadese della Marvel, ma in Alphas lo spettacolo è comunque godibile anche se non dovete aspettatevi un capolavoro. Si cerca anche una certa introspezione psicologica dei personaggi e un certo humor (che il più delle volte non fa ridere) ma comunque l’inventiva anche nel secondo episodio supera la sufficienza con la comparsa di un cattivo psicopatico e roso dalla vendetta.
Dei cinque protagonisti forse il più originale è Gary Bell ventenne autistico la cui abilità consiste nell’essere una vera e propria antenna umana, in grado di captare frequenze televisive, radio e telefoniche. Gli altri sono Arken Bill, un ex agente dell’Fbi dotato di una forza sovrumana, Cameron Hicks, ex cecchino dell’esercito con la dote dell’ipercinesi, Laura Mennel ed il suo dono è l’arma della seduzione con la quale può manipolare qualunque individuo e Rachel Pirzad una sinesteta che può utilizzare in modo sopraffino uno dei cinque sensi, escludendo al contempo i restanti.