Marvel Comics: Una storia di eroi e supereroi di Sean Howe, Panini Comics
Tra le letture che più amo ci sono quelle che si potrebbero definire le biografie aziendali. Tra queste quella della Marvel e dei suoi artisti, Stan Lee su tutti è tra le più avvincenti che abbia mai letto.
Dal suo ufficio sulla Madison Avenue, nei primi anni Sessanta una piccola casa editrice di nome Marvel Comics presentò al mondo una serie di personaggi dai costumi sgargianti, dalla parlantina fluente e pieni di umanissimi problemi. Spider-Man, i Fantastici Quattro, Capitan America, l’Incredibile Hulk, gli Avengers, Iron Man, Thor, gli X-Men, Devil… Supereroi che in breve tempo conquistarono il cuore dei ragazzi e accesero l’immaginazione di artisti pop, intellettuali e attivisti studenteschi. Nel giro di mezzo secolo l’epico universo della Marvel sarebbe diventato il più grande e complesso affresco narrativo della storia. Una moderna mitologia americana, per un pubblico di milioni di lettori. Nel corso del viaggio che l’avrebbe fatta diventare un’impresa con un giro d’affari miliardario, l’identità della Marvel – di volta in volta grintoso outsider o colosso industriale – è costantemente mutata. E mentre l’azienda si trovava ad affrontare speculazioni di Wall Street, fallimenti hollywoodiani e profonde crisi dell’industria del fumetto, i suoi personaggi sono passati di mano in mano attraverso generazioni di supervisori, disegnatori e scrittori: il celeberrimo “Bullpen” della Marvel. Incaricati di portare avanti la tradizione, col tempo i collaboratori della Marvel – tra cui bambini prodigio cresciuti nella miseria, pacifisti sotto allucinogeni e carrieristi mercenari – si sono ritrovati a dover combattere contro imposizioni commerciali… Prefazione di Marco M. Lupoi.