È iniziato tutto in un pub con Mark (Millar), eravamo ubriachi. Ci lamentavamo di quanto i film di spionaggio fossero diventati “seriosi”. E così abbiamo deciso di farne uno divertente. Mark ha scritto una sua versione, e io l’ho letta. E ho pensato: cavolo, dovremmo farlo veramente questo film. Ma lui prima ci ha fatto un fumetto.
Salto in avanti nel tempo: stavo lavorando a Giorni di un Futuro Passato, avevo finito il trattamento. Improvvisamente mi arriva lo script di Kingsman, e ricordo la Fox dire: “di che stai parlando?”, perché era arrivato quasi in contemporanea con quello di X-Men. Per me è stata dura, ero veramente indeciso se scegliere Kingsman o X-Men. Ma poi ho pensato: “Qualcun altro si sveglierà e farà un film di spionaggio divertente. E a quel punto avrò scritto una sceneggiatura fantastica che nessuno vorrà più fare”. Quindi ho preso quella che forse è stata la decisione più folle della mia vita, rinunciando a un gorilla da 800 milioni per fare Kingsman. Ma Kingsman riflette di più la mia personalità.
Matthew Vaughn ha realizzato un film divertente, pieno di riferimenti, spunti e rimandi ad altre pellicole da James Bond a Sherlock Holmes fino ai più recenti Jason Bourne e Jack Bauer. La sceneggiatura è un meccanismo perfetto ed estremamente intelligente, dialoghi brillanti in poche parole l’entertainment movie perfetto.
La pellicola inoltre ha decisamente un grande cast, su tutti Michael Caine (Artù) e Colin Firth (Galahad), tutti gentleman, tutti british, tutti dotati di classe e ironia, interpreti tra gli altri di famose pellicole di spionaggio. Il primo lo ricordo in Ipcress primo di una serie di film di spionaggio tratti dai romanzi di Len Deighton, il secondo ne La talpa tratto da un romanzo di John le Carré. Samuel L. Jackson continua nella lunga serie di personaggi odiosi e a dir poco irritanti, da Django Unchained in poi. Menzione speciale per un Mark Strong dirompente nei panni di Merlino.
“I modi definiscono l’uomo”
Kingsman: Secret Service racconta la storia di un’agenzia di spionaggio super segreta che recluta un ragazzino di strada molto sveglio ma piuttosto grezzo, per farlo partecipare al suo competitivo programma di addestramento sullo sfondo di una minaccia globale incarnata da un genio della tecnologia dalla mente distorta.
Quando il padre di Gary “Eggsy” Price, 5 anni, sacrifica la propria vita durante un’esercitazione militare di massima segretezza, la sua famiglia riceve una medaglia non convenzionale e un numero telefonico da usare una volta sola nel caso avesse bisogno di un favore di qualsiasi tipo. Diciassette anni dopo troviamo Eggsy allo sbando: ha lasciato gli studi, è disoccupato e vive un’esistenza senza prospettive all’interno dell’appartamento di sua madre.
Dopo essere stato arrestato per aver rubato una macchina, Eggsy sfrutta la medaglia che aveva ricevuto per la morte di suo padre per poter uscire di prigione, e viene aiutato da Harry Hart, una spia impeccabile che ha un debito di gratitudine nei confronti di Eggsy dato che suo padre gli ha salvato la vita. Hart è sbigottito quando si rende conto di come vive Eggsy ma è comunque colpito dalle sue qualità e vuole offrirgli l’occasione di cambiare completamente vita, ammettendolo al programma della Kingsman, un’organizzazione di intelligence indipendente super segreta.