Dimentica il mio nome di Zerocalcare, Bao Publishing
Il capolavoro di Zerocalcare, un’opera matura, dove l’autore si mette in discussione senza mai scadere del banale, toccando tematiche inedite e profonde. Il volume racconta la storia della famiglia di Zero, a metà tra la consueta autobiografia a cui Michele Rech ci ha abituati e una buona dose di intreccio fantastico. Nonna Huguette, di nazionalità francese e di marito inglese scomparso durante la guerra, è morta. L’autore ricostruisce, passo dopo passo, la rocambolesca e misteriosa vita della nonna. Quando l’ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell’innocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando.
Zerocalcare è la voce di una generazione, quella di chi ha vissuto un’adolescenza di fine anni ’80 (quella dell’esercito di Hokuto e dell’uomo tigre non di Peppa pig), poesia pura venata di ironia. Se non lo avete mai letto con questa opera vi conquisterà di sicuro.