Molly Woods (Halle Berry) è un’astronauta che ritorna sulla Terra dopo una lunga missione solitaria nello spazio. Ma non è sola. Contro ogni spiegazione logica, è incinta. Sconcertata per la notizia ricevuta deciderà di nascondere il tutto alla propria famiglia, composta dal marito John (Goran Višnji) e dal figlio Ethan (Pierce Gagnon). Proprio a causa dell’ infertilità della donna, John ha costruito Ethan e lo ha programmato per essere loro figlio, si tratta infatti di un robot.
Nonostante Molly abbia tenuto per sé questa strana esperienza, il suo capo Alan Sparks (Michael O’Neill) e il milionario Hideki Yasumoto (Hiroyuki Sanada), che ha finanziato la missione, sembrano sapere qualcosa. Non a caso, Yasumoto accetta di finanziare anche le ricerche di John, che ha concepito gli humanic insieme alla sua collega Julie Gelineau (Grace Gummer), e vorrebbe produrli a livello industriale. Ethan è come un bambino vero, e infatti prova emozioni, cresce, apprende dall’esperienza. Altro mistero è Harmon Kryger (Brad Beyer), astronauta creduto morto in una missione precedente che ricompare dal nulla e le dice di non fidarsi di nessuno…
Spielberg produttore della serie (il famoso regista ha prodotto molte serie tv a sfondo fantascientifico: Taken, Terranova, Falling Skies, Under the dome) e una miriade di riferimenti alla più classica fantascienza con una buona caratterizzazione del futuro (da A.I. ad Astroboy da Solaris a Gravity) per un totale di 13 puntate. Si tratta di un pilot e percui veniamo immediatamente catapultati all’interno della trama con un ritmo molto incalzante. Fantascienza, thriller, cospirazioni, questioni morali (gli humanic hanno un’anima?) il tutto viene proposto in una commistione di generi per creare curiosità, per costruire misteri. C’è da chiedersi a cosa e dove ci vogliono condurre gli autori. Ma questo lo scopriremo seguendo quella che si presenta come una bella sorpresa estiva e che devo dire a me è piaciuta parecchio.
Per ultimo c’è da dire che Halle Berry riesce a rendere il tutto molto credibile, il che di certo aiuta, in una serie dove tutto è costruito per suscitare domande su domande.