Dallas Buyers Club è un piccolo gioiello di film indipendente.
Matthew McConaughey è letteralmente stupefacente. Lo è stato nel cameo di Wolf of wall street dove ha messo da parte Leonardo DiCaprio e ora in Dallas buyers club, un film in cui è molto divertente e anche convincente e commovente (dimagrito di 15 chili per interpretare un emaciato Ron Woodroof), è mostruosamente bravo in True detective, è a mio parere il miglior attore del mondo in questo momento e l’Oscar 2014 lo merita più di di tutti gli altri. Dallas buyers club ha una sceneggiatura molto vivace (anche se un po’ convenzionale) e una regia adatta e fluida.
Trama:
Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani, non credendo alla medicina ma professando solo la religione della droga e dell’alcol. La scoperta di non avere realmente un domani a causa della contrazione del virus HIV apre un calvario di medicinali poco testati e molto inefficaci, fino all’estrema soluzione di sconfinare in Messico alla ricerca di cure alternative. Lì verrà a conoscenza dell’esistenza di farmaci e cure più efficaci, ma non approvate negli Stati Uniti, che deciderà di cominciare ad importare e vendere a tutti coloro i quali ne abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio paese.