Filosofia delle serie tv dalla scena del crimine al Trono di spade, Enrico Terrone e Luca Bandirali, Mimes ed.
Critico cinematografico e televisivo, ricercatore universitario e membro del Labont (Laboratorio di Ontologia, Università di Torino), il vercellese Enrico Terrone approda in questi giorni in libreria con una nuova opera firmata a quattro mani con Luca Bandirali.
Condivisibile la teoria di fondo dei due studiosi; per i quali la grande narrazione, data per dismessa negli anni passati da molti teorici, ha trovato invece una nuova intonazione attraverso la serialità televisiva. C’è dunque bisogno di rinnovate forme di riflessione e di un omaggio Twin Peaks, Lost, X-files e alle altre serie tv che hanno cambiato totalmente il linguaggio della televisione.
Dopo i volumi sul cinema di fantascienza e su narrazione e sceneggiatura, usciti per Lindau, i due critici si soffermano ora su un fenomeno squisitamente televisivo con «Filosofia delle serie tv», questa volta per i tipi di Mimes, editore particolarmente attento alla rilevanza filosofica dell’arte e della cultura popolare. «Il libro – spiega Terrone – nasce come evoluzione di una rubrica di recensioni di serie tv che Bandirali ed io teniamo da una decina d’anni sulla rivista Segnocinema. Ci siamo resi conto che di anno in anno le serie, soprattutto quelle americane e inglesi, stavano raggiungendo i livelli estetici dei migliori film del momento, e a volte persino li superavano. Penso a titoli come CSI, Mad Men, Misfits o Il trono di spade».
Ma non si tratta solo di estetica: «Queste serie imponevano un modo di raccontare profondamente nuovo rispetto alle narrazioni del cinema. Così abbiamo pensato che servissero non solo delle recensioni, ma proprio una filosofia, cioè un modo appropriato di definire e valutare questa nuova forma d’arte». Nel libro non mancano quindi analisi di titoli raffinati e intellettuali come I Soprano o True Blood, e di opere più genuinamente popolari come Desperate Housewives, The O.C. o Il dottor House. Una pagina facebook e un canale youtube integrano il libro con materiali multimediali, come i video di alcune delle scene analizzate.
Nel frattempo, Terrone è tornato ad occuparsi di cinema, ma sempre in relazione alla filosofia: «Nel 2013 dovrebbe anche uscire il mio primo libro “da solista”, che tratterà delle possibili relazioni fra filosofia e cinema». Proprio in queste settimane lo studioso è Montreal, presso la McGill University, per terminare la sua ricerca su questo argomento.
Su facebook trovate una pagina dedicata a questo interessante volume.