Les Revenants, coloro che ritornano, è un fantastico mystery drama che ha riscosso un enorme successo in Francia (8 puntate andate in onda su canal+ da novembre scorso), tanto da essere paragonato a Twin Peaks (paragone spesso adoperato anche per altre serie tv) o è anche stato definito l’anti-The walking dead. La serie scritta da Emmanuel Carrère (Facciamo un gioco, L’avversario, Io sono vivo, voi siete morti. Un viaggio nella mente di Philip K. Dick) parte da un’idea ad dir poco terrorizzante (come se avessero mischiato Torchwood 4: il giorno del miracolo, dove nessumo moriva più sulla terra, i Fiumi di Porpora, per via dell’atmosfera alpina e 4400 dove ritornano persone sparite da anni). Nel folklore europeo, il termine revenant indica una creatura che “è tornata” dalla morte, un morto vivente.
L’azione si svolge in una cittadina di montagna circondata dai boschi e sovrastata da una grande diga dove alcune persone cercano di far ritorno a casa. Sono affamate e disorientate, e non capiscono le reazioni sconvolte dei loro parenti e amici quando le incontrano, almeno finché non scoprono la verità: sono tutte morte da anni e tornano dall’aldilà. Il loro ritorno è accompagnato da inquietanti episodi, come strani black out elettrici, suicidi, cicatrici che appaiono senza un’apparente ragione e animali impagliati che tornano in vita. Nella puntata pilota il ritorno di Camille è da antologia del terrore sia per atmosfera che per drammaticità e quantità di misteri.