Strange Days, di Kathryn Bigelow, prodotto e scritto da James Cameron. Lenny Nero (Ralph Fiennes) è un ex poliziotto, trasformatosi in spacciatore di “wire-trip clips”, registrazioni di esperienze, che includono tutti gli input sensoriali come vista, udito, tatto ed olfatto. Questi clip sono registrati dalla corteccia cerebrale su un hardware chiamato SQUID (Superconducting Quantum Interference Device) e sono la droga del momento.
Quando mancano 48 ore all’inizio del nuovo millennio, Lenny riceve una “clip” diversa da quelle che solitamente vende ai clienti, è la registrazione di un omicidio, si tratta di Iris, una sua amica prostituta, che ripetutamente cercò di raggiungerlo la notte del suo omicidio. Conseguentemente a questo Nero si mette sulle tracce dell’assassino.
L’ambientazione dell’opera è alla Blade Runner, una Los Angeles violenta sconvolta dal caos della delinquenza, il ritmo è serrato, mai noioso e con dialoghi vivaci, ottimi gli attori e ottime le caratterizzazioni dei personaggi, in pratica un piccolo capolavoro Cyberpunk da vedere assolutamente.