Partiamo per queste agognate ferie lunedì 5 settembre in direzione Castiglione della Pescaia, lo facciamo attraverso le stradi normali perchè le autostrade sono prese d’assalto con code chilometriche. Attraverseremo l’Appenino Tosco Emiliano, vediamo anche un bellissimo daino che esce dal folto bosco e percorriamo paesi microscopici in un paesaggio meraviglioso.
Dopo circa 9 ore di viaggio arriviamo alla Casina di Rosi nell’antico borgo una favolosa proprietà ubicata nella più alta del borgo medievale.
Martedì andiamo a Punta Ala una delle più belle spiagge che abbiamo mai visto, con acqua trasparente e piccoli pesci che ci nuotano attorno, Punta Ala è il promontorio all’estremità sud del Golfo di Follonica di fronte alla Corsica. La costa toscana è caratterizzata dalla macchia mediterranea e questo tratto di litorale è costeggiato da una bellissima pineta che offre un’oasi di ristoro dal calore della spiaggia.
Giovedì 8 settembre per via di un temporale mattutino siamo starti a Grosseto e poi nell’importante e bellissima città etrusca di Roselle, abbiamo fatto bene anche perchè il mare è stato agitato nel pomeriggio.
Sabato 10 siamo andati in Val d’Orcia e precisamente a Bagno Vignoni per l’evento I colori del libro e questa è l’occasione per noi di visitare anche la chiesetta della Madonna di Vitaleta uno dei luoghi più caratteristici della Val d’Orcia.
Domenica 11 abbiamo visitato il museo Isidoro Falchi a Vetulonia (con la mostra-evento “A tempo di danza. In Armonia, Grazia e Bellezza” con la Danzatrice dalla Villa dei Papiri di Ercolano prestata dal MANN di Napoli, gemme della Collezione Farnese e la Venere Italica di Canova) e poi la bellissima Massa Marittima con il suo centro storico prezioso a cominciare dal suo Duomo. Nel 1999 durante il restauro del palazzo della fonte dell’abbondanza, sotto vari strati di intonaco e calcare fu rivenuto casualmente l’albero della fecondità. Si tratta di un affresco decisamente particolare, risalente al periodo tra il 1265 ed 1335, che ha destato meraviglia, scandalo e sorpresa: un grande albero tra le cui foglie pendono 25 falli maschili eretti sotto al quale due donne si accapigliano nel contendersi uno dei falli, uccelli neri che volteggiano minacciosi ed altre figure di dubbia interpretazione. Questo affresco tutt’oggi fa molto discutere, varie sono le interpretazioni.
Giovedì 14 nel viaggio di ritorno ci siamo fermati a visitare la fortezza di Sarzanello una fortificazione militare che sorge in via alla Fortezza sulla collina di Sarzanello, nei pressi di Sarzana, in provincia della Spezia, e domina, dall’alto, la Val di Magra. La sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana.