Prima di gitarella dell’anno, principio di primavera in Alto Adige. Vista a Castel Taufers, Campo Tures e Brunico.
La storia del paese di Campo Tures è strettamente legata ai signori medievali di Taufers, il cui più noto rappresentante era Hugo von Taufers, il quale era legato in particolar modo a re Rodolfo I d’Asburgo. La casata era ligia alla chiesa e feudataria dei principi vescovi di Bressanone.
Castel Taufers è uno dei castelli più belli e più grandi di tutta l’area tirolese e troneggia sopra Campo Tures nella Valle di Tures, in una posizione dominante fiancheggiato dall’imponente panorama delle vette dolomitiche. Già i Signori di Tures erano proprietari del castello, i quali vennero nominati per la prima volta attorno il 1136. Quando però nel 1340 la famiglia si estinse il castello passò nelle mani di diversi proprietari e nel corso del tempo iniziò a cadere in abbandono.
All’inizio del XX secolo Ludwig Lobmayr restaurò il castello. Nel 1945 invece Hieronymus Gassner, procuratore generale dell’ordine dei benedettini austriaci a Roma, restaurò nuovamente Castel Tures. Per questa ragione il castello è composto da elementi di diversi stili architettonici: una parte romanica, originaria del periodo dei Signori di Taufers ed una sezione gotica risalente al tempo dei Vescovi di Bressanone. Mastio e dongione, la torre abitabile con le doppie finestre ad arco e la cappella del castello in stile romanico invece risalgono al primo periodo di costruzione nel XIII secolo.
Brunico venne fondata dal principe vescovo Bruno von Kirchberg dal quale ha preso il nome, unico esempio in Alto Adige di denominazione di città dal fondatore. È citata documentalmente per la prima volta il 23 febbraio 1256. Egli fece edificare anche il castello di Brunico, che domina la città.