Settembre 1973. L’Uruguay è sotto il controllo di una dittatura militare. Il movimento di guerriglia dei Tupamaros è stato schiacciato e smantellato da un anno. I suoi membri sono stati imprigionati e torturati. In una notte di autunno, nove prigionieri Tupamaro vengono portati via dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta che durerà 12 anni. Da quel momento in poi, verranno spostati, a rotazione, in diverse caserme sparse nel Paese e assoggettati a un macabro esperimento; una nuova forma di tortura mirata ad abbattere le loro capacità di resistenza psicologica.
Questi sono i film di denuncia sociale che amo. Questo film pone l’accento soprattutto sull’uso della turtura per ottenere non informazioni ma la distruzione psicologica dell’avversario. Cosa che nel corso degli anni 70-80 è stata adottata da tutte le dittature sudamericane e non solo.