Nella lunga saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco George Martin ci ha sempre insegnato che esiste per tutti la legge del contrappasso, infatti non esiste personaggio dei libri libri o della serie tvche sia riuscito a sfuggire al suo karma, pronto a piombare su loro quando meno se lo aspettavano. Così ad esempio Jaime Lannister diventa lo sterminatore di Re e poi quella stessa mano colpevole di molte nefandezze gli viene tagliata cambiando almeno nei libri la sua storia.
Ma a volte questo accade anche nel vita reale vero caro George?
Nel maggio del 2011 si erano concluse da poco due serie tv (Lost e Battlestar Galactica) che per anni avevano catalizzato l’attenzione del pubblico di Nerd che nel corso degli anni si era allargato a dismisura formulando teorie e congetture sul finale nei vari forum specializzati, finale che inevitabilmente viste le altissime aspettative aveva regolarmente scontentato buona parte della fanbase.
Tra i delusi vi era anche il buon George Martin che in un intervista al giornale New Yorkes aveva confidato tutta la sua delusione rispetto al finale. Come faceva notare questo articolo di Fantascienza.com che riportava la notizia e che avvertiva che però adesso sarebbe stato il suo di turno, il 2011 infatti vedeva la nascita della serie tv Game of Thrones, show che finchè ha seguito le linee guida tracciate dai libri di Martin è stata forse anche superiore alle due serie tv citate per poi precipitare nella completa confusione dell’ottava stagione infarcita di errori, incongruenze e fanservice tale fare maledire il duo David Benioff, D.B. Weiss (D&D) sceneggiatori e produttori di Game of Thrones ben più di quanto fossero stati demonizzati Damon Lindelof e Carlton Cuse il duo responsabile del sceneggiatura di Lost. Così va la vita e così va la legge del contrappasso visto che Martin non può essere certo accusato della caduta vertiginosa della qualità nelle ultime due stagioni ma però gli può essere imputata una certa pigrizia nel produrre i due volumi mancanti della saga “The Winds of Winter” e “A dream of spring” che avrebbero sicuramente consentito di produrre un finale probabilmente più appagante e gradito ai fans anche più esigenti e macchiavellici.
Adesso finalmente D&D si sono liberati del fardello GoT e potranno fare danni anche in un’altra saga che in questo momento non gode di grandissima salute Star Wars visto come stati trattati alcuni personaggi nel da me odiato capitolo 8.
“Continuavo a seguirlo ed ero affascinato. Continuavano a introdurre queste cose e pensavo di sapere dove stessero andando. Poi inserivano qualcosa di nuovo e io cambiavo idea. Lo seguivamo ogni settimana e cercavamo di immaginare la conclusione, più andavamo in profondità e più pensavamo sarà meglio che abbiano in mente qualcosa di buono per il finale, che ci sia una degna conclusione. E mi sono sentito tradito quando siamo arrivati alla fine.” Il discorso per lui si applica quindi alle pressioni che sta ricevendo proprio per la fine della sua saga: “Cosa succede se rovino tutto alla fine? Se rifilo un Lost al pubblico? Mi verranno a cercare con forconi e torce”. Ma conclude dicendo: “per quanto abbia trovato insoddisfacente il finale, il resto della serie ha raggiunto vette molto alte”.