Il cacciatore Russell Core viene chiamato presso un piccolo paese dell’Alaska dove i bambini scompaiono catturati dai lupi. A contattarlo è stata Medora, che ha letto un suo libro di memorie in cui, tra le altre cose, raccontava di aver ucciso un lupo. Anche il figlio di Medora è del resto tra le persone scomparse, mentre il marito di lei, Vernon, è in missione militare in Medioriente, dove oltre a una spiccata propensione per la guerra dimostra anche un particolare senso dell’onore.
Quarto lungometraggio distribuito su Netflix di Jeremy Saulnier, Hold the Dark prosegue il percorso iniziato con Blue Ruin e Green Room nel raccontare storie implacabili e cupe di violenza e vendetta tra personaggi ai margini. In Blue Ruin una faida travolgeva uno spiantato e una famiglia di redneck, mentre in Green Room un gruppo di punk si ritrovava assediato dai neonazisti dopo un concerto. Questa volta da un luogo chiuso si passa a grandi spazi aperti e tocca a una remota comunità in Alaska e ai nativi americani, anche se i veri protagonisti sono un bianco e un nero che hanno avuto la possibilità di vedere il mondo.