Filmare l’ignoto. Lovecraft e il cinema di Edoardo Trevisani, Edita Casa Editrice & Libraria
Howard Phillips Lovecraft (1890 -1937) è stato uno degli scrittori più importanti del Novecento. La sua opera fondata su una particolare visione del Cosmo non solo ha rivoluzionato la narrativa fantastica, ma ha influenzato in maniera considerevole il cinema, ispirando una grande quantità di cineasti. Il rapporto della sua narrativa con il cinema è fra i più complessi e affascinanti, perché si colloca in quella zona d’ombra in cui reale e irreale si confondo e la razionalità cede il posto all’ignoto e all’inconcepibile. Un territorio sterminato che tanti registi hanno deciso di esplorare, portando alla luce gli enigmi di una rappresentazione cinematografica. Un territorio che vuole misurarsi con le creature inimmaginabili e indescrivibili che risalgono dall’abisso del nostro inconscio per impadronirsi della nostra realtà. Edoardo Trevisani, in questo lavoro, prende in esame la filmografia ispirata ai racconti del Solitario di Providence, evidenziando gli elementi della sua narrativa che più ricorrono nel cinema fantastico, dedicando una particolare attenzione alla produzione di John Carpenter.