Civiltà sepolte, Il romanzo dell’archeologia di C. W. Ceram, Einaudi
Libro fondamentale da leggere e rileggere. Dopo la lettura di questo libro molti hanno deciso che la loro vita sarebbe stata l’archeologia.
Pompei ed Ercolano, il labirinto di Creta, le Piramidi e la Valle dei Re, Ninive, gli dèi alati dell’Assiria, la Torre di Babele, gli ori di Montezuma, sono al centro di ricerche e scoperte che fanno di questo libro un avvincente saggio-romanzo. C. W. Ceram si è proposto, in questo libro ormai divenuto un classico, «di mettere in luce il carattere appassionante, drammatico, profondamente umano» delle ricerche archeologiche. In sua compagnia assistiamo ai favolosi trionfi registrati nelle scoperte di civiltà scomparse, al seguito di archeologi, scavatori, ostinati studiosi come Schliemann o Thompson, di quanti hanno rivelato civiltà dimenticate di cinquemila anni or sono. Partendo dal primo teorico della nuova scienza, Winckelmann, e giungendo alle moderne esplorazioni americane nei territori dei Maya e degli Aztechi, Ceram traccia un’avventurosa storia dell’archeologia nei suoi principali teatri: il Mediterraneo, l’Egitto, la Mesopotamia, l’America.