Tom Stall è il proprietario di un piccolo ristorante in una cittadina di provincia. Conduce una vita normale con la moglie e i figli fin quando un giorno si difende dall’aggressione di due feroci criminali uccidendo entrambi. La sua immagine finisce su tutti i media e spinge Carl Fogarty, un boss della mafia irlandese di Philadelpia ad andarlo a cercare. L’uomo è sicuro di aver riconosciuto in lui un delinquente che lo ha privato di un occhio e che era molto temuto nell’ambiente per la sua crudeltà. Tom deve difendere la sua famiglia.
La fase Viggo Mortensiana di Cronemberg è la mia preferita del grande regista e intellettuale Canadese che poi proseguirà con La promessa dell’assassino e A Dangerous Method. Adoro History of violence perchè Cronemberg è bravissimo a raccontare la mutazione (tematica a lui cara) di una mite padre di famiglia che progressivamente ascende al lato oscuro e Viggo Mortensen è perfetto anche come impatto fisico a ricoprire questo ruolo. Gran thriller, teso, intriso delle tematiche care a Cronemberg, identità, schizofrenia, rapporto tra realtà e apparenza.