Il tempo è quello che è percui riesco a malapena e dopo parecchi giorni la visione delle 10 puntate a scrivere qualche riga di pensiero. Per i non appassionati di fantascienza dico che la serie tv è tratta dal primo volume di una trilogia scritta da Richard K. Morgan, Bay City, Angeli spezzati e Il ritorno delle furie tra il 2002 e il 2006. Pubblicata inizialmente da Nord è ora riedita da Fanucci,
Si tratta fondamentalemnte di una trilogia post-cyberpunk, nel senso che Morgan riprende appieno gli stilemi del genere e pennella una storia notevole sia per mole che per ricchezza e potenza.
A cavallo tra Matrix e Blade Runner la serie tv e i libri dipingono una società che ha scoperto i viaggi interstellari trasmettendo la coscienza delle persone a distanza, che ha risolto il problema della morte per alcuni ma non per tutti, e che ha visto aumentare a dismisura la ricchezza di alcuni (i “Matusalemme detti Mat”) e la povertà delle masse.
Il protagonista Takeshi Kovacs (l’ottimo Stephen Holder) è stato risvegliato da 250 anni di congelamento della coscienza (senza più corpo) per reati vari di terrorismo, con lo scopo di aiutare un super-ricco a scoprire chi l’ha ucciso subito prima del backup. Un caso che, se portato a soluzione, gli darà soldi e perdono, altrimenti finirà per sempre al buio. Personalmente la serie tv di Netflix mi è piaciuta parecchio sia dal punto di vista visivo, sia da quello della storia con una trama mediamente intricata. Speriamo adesso in una seconda stagione!