I guardiani del Louvre di Jiro Taniguchi
Opera sublime in cui sogno e realtà si fondono nelle aggraziate pennellate d’acquerello di un maestro del fumetto giapponese che ci ha lasciato nel febbraio di quest’anno e che sono riuscito a leggere solo adesso.
Taniguchi esplora il tempio occidentale della cultura. Un percorso tra sogno e storia che abbraccia la pazzia di van Gogh e quella della Seconda guerra mondiale. Un viaggio nella memoria per far pace con i fantasmi del passato e i nostri demoni personali. Per scoprire che, nel bene e nel male, c’è sempre qualcuno che veglia su di noi.
Taniguchi da sempre amante dell’arte (vedere il suo Louis Vuitton Travel Book – Venice per rendersene conto) ambienta la sua storia nei lunghi corridoi del Louvre.
Il suo protagonista una volta arrivato a Parigi si trova in uno stato febbrile il delirio lo trasporta in uno stato mentale a metà strada tra la realtà e il sogno, si ritroverà improvvisamente solo, con l’unica compagnia dei guardiani del Louvre e di una donna vestita di rosa, appartenente ad un’epoca passata: è lo “spirito” della Nike di Samotracia in persona, che si offre di guidarlo tra i corridoi e le sale del museo. Decisamente la migliore graphic novel che ho letto quet’anno!