Oggi è sicuramente cool essere un nerd e la stessa sottocultura nerd è diventata mainstream grazie ai film del Signore degli anelli, di Harry Potter, dei Supereroi o di Star Wars oppure a serie tv come Lost, Stranger Things e Il trono di spade ma quando in Italia venivano piantati i primi germi di questo vero e proprio movimento impazzavano gli anni ’80 ed essere nerd non era per niente facile. I seguenti film erano solo per i pochi cultori del genere e non si riempivano le sale cinematografiche per andarli a vedere.
Come già detto nella prima parte di questa mia selezione questa seconda decina è puramente dettata oltre che dal mio gusto personale anche dalle mie esperienze dirette. Quasi tutti questi film ho avuto la fortuna di vederli al cinema. Nel 1977, a sette anni fui tra gli spettatori che si entusiasmarono per Guerre Stellari e Incontri ravvicinati del terzo tipo, in seguito tutti gli anni ’80 per me furono un’autentica scorribanda nel “fantastico”. Grazie ai primi videogiochi sul mio inseparabile Commodore 64 che inizialmente (siamo nel 1982) caricava giochi solo attraverso una cassettina e poi successivamente attraverso un floppy disk, ai giochi di ruolo come Dungeons & Dragons che in Italia era difficilissimo reperire, a letture entusiasmanti come Dune, Il gioco di Ender, Lo hobbit ed IT che insieme ai fumetti Marvel editi allora da Corno (che dovevano essere prenotati dal fidato edicolante) forgiarono il mio immaginario da ragazzino, nerd senza sapere di esserlo.
GREMLINS – 1984 Diretto da Joe Dante, sceneggiatura di Chris Columbus, Steven Spielberg produttore esecutivo. La sceneggiatura iniziale era molto più spaventosa, i gremlins assaltavano un McDonald’s mangiandone i clienti e rifiutandone gli hamburger. Il film è infarcita di riferimenti ai film di Spielberg da E.T. a Incontri ravvicinati del terzo tipo (compare anche un poster di Twilight Zone: The Movie. La passeggiata di Billy per andare al lavoro ricorda molto la corsa a casa di George Bailey alla fine di La vita è meravigliosa |
POLTERGEIST – 1982 Cult movie diretto da Tobe Hopper è però a tutti gli effetti un film Spilbergiano, soggetto e sceneggiatura sempre di Spielberg. Effetti speciali all’avaguardia, un tripudio di colori e movimenti creati dalla Industrial Light & Magic di George Lucas. Film che ha generato il filone delle case infestate. In seguito nacque la leggenda che il film fosse maledetto per via della prematura scomparsa di alcuni componenti del cast tra cui la piccola protagonista Heather O’Rourke. |
INTERCEPTOR- IL GUERRIERO DELLA STRADA – 1981 |
1997 FUGA DA NEW YORK – 1986 La pellicola introdusse un personaggio-icona del cinema: l’antieroe “Snake” Plissken, interpretato da Russell. Il soprannome del personaggio è probabilmente dovuto al vistoso tatuaggio a forma di serpente (“snake” in inglese) sul ventre, analogia che si è persa nella versione italiana, costretta, per motivi di labiale, a ribattezzarlo “Jena” Plissken. Nel ruolo del protagonista la produttrice AVCO aveva inizialmente pensato ad attori come Clint Eastwood o Charles Bronson. |
LA COSA – 1982 Diretto da John Carpenter, liberamente tratto dal racconto horror-fantascientifico La cosa da un altro mondo (Who Goes There?, 1938) di John W. Campbell, già alla base del film La cosa da un altro mondo (1951) prodotto da Howard Hawks. Negli anni a venire la pellicola è stata rivalutata positivamente dalla critica, elevandosi al rango di intramontabile cult della fantascienza e del fantahorror, classificatosi diverse volte come uno dei film più paurosi in assoluto. |
BLADE RUNNER –1982 Il film di Ridley Scott è liberamente ispirato al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick. Esistono ben sette versioni differenti di Blade Runner. Il Final Cut, uscito al cinema nel 2007, è considerato la versione definitiva della pellicola e l’unica in cui a Scott è stata concessa totale libertà artistica. Rispetto al Director’s Cut, essa presenta delle modifiche estetiche minori, tra cui piani di transizione, sfondi migliorati e voci ri-sincronizzate. Inoltre l’immagine e il suono sono stati restaurati digitalmente e rimasterizzati. |
TERMINATOR – 1984 Divenuto ormai un classico forse in pochi sanno che James Cameron era a Roma per presentare Piraña Paura, durante la notte ha la febbre a 39 e ha un’incubo talmente vivido e vero di uno scheletro di metallo che si trascinava fuori dalle fiamme di un’esplosione mentre una donna fugge sullo sfondo. Schwarzenegger fu inizialmente contattato per il ruolo di Kyle Reese, il ruolo del terminator fu offerto anche a Sylvester Stallone e Mel Gibson, ma entrambi rifiutarono. |
DUNE – 1984 David Lynch interpreta a modo suo il capolavoro di Frank Herbert con eleganti rimandi a Jules Verne e al cinema di George Méliès, con le esposizioni multiple e le immagini dell’imbarco e delle lune citate spesso da Paul Atreides. Le musiche dei Toto e gli effetti speciali di Carlo Rambaldi ammantano l’opera di un enigmatico velo creato dalla coesistenza di antico e nuovo, di musica sinfonica (da Beethoven e Mahler a Sostakovic e Cherubini) e rock, di strumenti tradizionali e sperimentali (come lo stick, suonato da Patrick Stewart in presenza del duca Atreides e di suo figlio). |
ALIENS SCONTRO FINALE – 1986 |
HIGHLANDER – 1986 Uno dei miei film preferiti, diretto da Russell Mulcahy, un regista di videoclip con una colonna sonora potentissima, A Kind of Magic dei Queen. Interpreti Christopher Lambert e Sean Connery. Il ruolo di Connor MacLeod fu offerto inizialmente a Mickey Rourke, che tuttavia rifiutò. Per interpretare il ruolo di protagonista, l’attore francese Christopher Lambert dovette imparare correttamente l’inglese che, all’epoca, non conosceva. Le riprese sono state effettuate in Scozia presso il castello di Eilean Donan, sulle rive del Loch Duich, in Inghilterra e a New York. |