No no no e ancora no, non ci siamo Russell (Crowe) non avresti dovuto accettare di dirigere il tuo primo film con una sceneggiatura così piena di buchi e assurdità tali da scatenare in alcuni punti una certa ilarità, e stiamo parlando di un dramma che ripercorre una delle pagine più amare e drammatiche della storia Australiana (paese di provenienza del buon vecchio Russell). Se poi aggiungiamo il fatto che esiste un capolavoro assoluto del cinema che tratta lo stesso argomento e cioè Gli anni spezzati (Gallipoli) film 1981 diretto da Peter Weir allora mi viene da pensare che tu caro il mio Russell sei uno che ama il rischio. La regia di Russell Crowe non è male, trattandosi di una prima assoluta, e direi pure che ha una buona varietà di riprese, campi lunghi molto emozionanti, paesaggi emozionanti, buone le luci e i colori, le scene di battaglia tutto sommato non sono male ma la sceneggiatura è assolutamente ridicola e penosa, che si fa beffe della storia e dell’intelligenza.
Ci sono state svariate cose che mi hanno fatto irritare in questo film anche perchè ero alla ricerca di qualcosa di storicamente plausibile e mi sono ritrovato a guardare un drammone storico alla Elisa di Rivombrosa…:
– Prima cosa la storia del rabdomante che grazie a questo suo dono trova anche i resti dei figli, come trovare un’ago in un pagliaio, è talmente assurda che già qui avevo voglia di smettere la visione;
– seconda cosa, la storia d’amore tra Connor e Ayshe è talmente ridicola e fuori contesto che fa gridare allo scandalo. Ma veramente si può pensare che una donna turca musulmana dopo che gli hanno ammazzato il marito in guerra si innamori dell’omaccione australiano solo perchè sta simpatico a suo figlio? assurdo e per niente veritiero che il fratello del marito dopo che lei lo ha respinto (e Connor preso a botte) non tenti come minimo di tagliarle la gola per l’oltraggio subito… perchè così avrebbe reagito nella realtà e invece lei è bella che tranquilla e dirige da sola l’albergo…;
– terza cosa l’amicizia tra Connor e il maggiore turco Hasan (grandissimo l’attore che lo interpreta, Yılmaz Erdoğan attore e poeta curdo già visto in C’era una volta in Anatolia) è contro ogni logica, come il fatto che quasi tutti i turchi presenti nel film siano dei simpatici bonaccioni (il tentativo di farceli diventare simpatici è palese), andatelo a raccontare agli Armeni che hanno avuto le loro donne stuprate da questi simpatici ometti che hanno distrutto un’intero popolo, ben 1.500.000 morti ammazzati l’anno dopo i fatti narrati in questo film… sai che risate Russell.