Il Cerchio si occupa di intrecciare tra loro i dati provenienti dalle mail, i social network, i conti bancari, in una società dove la trasparenza è sempre più una parola d’ordine a discapito della privacy. Inizialmente Mae è eccitata da tutto quanto riguarda il suo nuovo lavoro: gli open space avvenieristici, le palestre e le piscine distruibuite ai piani, la zona riposo con i materassi per chi si trovasse a passare la notte al lavoro, le feste organizzate e le gare sportive, i club e perfino un acquario con rarissimi pesci tropicali…
The Circle è un mix di alta tecnologia e social media, una sorta di Google + Facebook + Amazon + Apple, e viene raffigurato da Dave Eggers, autore del romanzo alla base del film di cui è anche sceneggiatore, e dal regista James Ponsoldt come una società al limite del distopico, perché richiede ai suoi dipendenti una “trasparenza” che è accesso indiscriminato ad ogni dettaglio della loro vita personale.
Tom Hanks è al top, come gli capita molto spesso è in parte, oserei dire perfetto, Emma Watson è molto brava a interpretare la ragazzina sprovveduta ma il libro è decisamente più bello, più “cattivo” crea più suspense, pone più interrogativi sulla questione della memoria, della privacy, della democrazia e dei limiti che si possono superare. Un’occasione sprecata per colpa di una sceneggiatura abbastanza loffia.