L’Universo invisibile di Lisa Randall, Il Saggiatore
Dopo aver segnalato della stessa autrice Passaggi curvi. I misteri delle dimensioni nascoste dell’Universo oggi pongo alla vostra attenzione un’altro straordinario libro della Professoressa Lisa Randall.
L’Universo ha 13,8 miliardi di anni. Da quando si è formata, la Terra ha compiuto intorno al Sole quattro miliardi e mezzo di orbite. È un tempo impensabile, un tempo infinito. Un tempo che gli esseri umani non hanno occupato che per la più piccola delle frazioni. Eppure, da quando siamo comparsi sulla faccia del pianeta, da quando abbiamo iniziato ad accendere fuochi per tenere a bada la notte, non abbiamo mai smesso di alzare gli occhi alla volta senza confini. A meravigliarci per tutto quell’infinito sopra di noi, per tutto quello che non possiamo vedere. È all’Universo invisibile che Lisa Randall dedica questo libro, che al rigore scientifico coniuga il senso meraviglioso dell’avventura: che cos’è la materia oscura che sappiamo esistere e che pure non riusciamo a individuare? Che influenza esercitano comete, galassie, buchi neri sulla nostra vita di tutti i giorni? Il cosmo e la Terra, se indagati con intelligenza e visionarietà acuminata, rivelano connessioni sorprendenti; connessioni che possono gettare nuova luce su eventi dei quali pensavamo di sapere ormai tutto, come l’improvvisa scomparsa dei dinosauri che un tempo dominavano il mondo. Mosso dall’inesauribile curiosità propria della nostra specie – la stessa curiosità che ci ha spinto a sbarcare sulla Luna, a inviare sonde su Giove, a perlustrare la superficie di Marte –, L’Universo invisibile ci conduce in un viaggio sorprendente al di là dei confini della nostra conoscenza, in quella vasta distesa di buio che fino a pochi anni fa credevamo imperscrutabile ma che, suggerisce Lisa Randall, può essere illuminata dalla più improbabile delle fonti: la genialità umana. Lisa Randall, fisica teorica e cosmologa, è Frank B. Baird Jr. Professor of Science ad Harvard.
Da sinistra Stephen Hawking, David Gross, Kip Thorne e Lisa Randall