Torna dopo tre anni il serial killer triste ottimamente interpretato da Keanu Reeves e potrebbe trasformarsi in un franchising. Il secondo capitolo è scenograficamente più importante, le coreografie delle scene d’azione rasentano la perfezione e ci si diverte parecchio. Chad Stahelski, il regista sa muovere la telecamera tra le opere d’arte e i monumenti di una Roma fotografata molto bene. Certo lo sappiamo bene che in film come questo o in uno qualunque della serie di James Bond la sospensione dell’incredulità è prerogativa assolutamente necessaria.
L’estetica del secondo capitolo comunque risulta essere sempre più vicina a quella dei videogame sparatutto e John Wick si muove quasi con passo di danza attraverso decine di assalitori verso il livello sucessivo. Per gli amanti del genere questo è senz’altro il film definitivo, anche se a lungo andare gli eccessivi combattimenti potrebbero portare alla noia.