Snowden con Joseph Gordon-Levitt e Shailene Woodley racconta la storia dell’ex tecnico informatico della Cia Edward Snowden che ha rivelato al giornalista del Guardian Glenn Greenwald informazioni segrete sui programmi di spionaggio di massa del governo statunitense. La pellicola si basa sui due libri Snowden. La vera storia dell’uomo più ricercato del mondo, Newton Compton di Luke Harding e Time of the Octopus di Anatoly Kucherena, non ancora tradotto in italia.
Si vede il tocco di Oliver Stone, quello sguardo da giornalismo d’inchiesta che molti film negli ultimi anni ci hanno mostrato, come Il caso Spotlight ad esempio ma anche JFK dello stesso Stone, ricordate “chi è più fedele allo spirito americano: chi contesta o chi obbedisce?“. Una frase che descrive molto bene lo spirito del regista coscienza critica della nazione statunitense.
Joseph Gordon-Levitt, attore enorme ci dona una performance molto misurata, la sua interpretazione sposta il discorso ideologico dal piano potenziale della politica a quello della scelta individuale, di coscienza, proiettando improvvisamente il mago del computer nella schiera degli uomini che hanno fatto la Storia, dei singoli che hanno spostato la montagna. È la lettura del mistero Snowden che fa Stone, una lettura personale, ma la prova di Gordon-Levitt la sostiene senza cedimenti.