Il sesto faraone di Hans Tuzzi, Bollati Boringhieri
A fine mese esce finalmente il secondo romanzo della trilogia dedicata a Neron Vukcic: dopo Il trio dell’arciduca, ambientato a Sarajevo, Neron sbarca ad Alessandria d’Egitto. Hans Tuzzi è, non solo a mio avviso il migliore scrittore di gialli attualmente in Italia se si esclude Camilleri. Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, persona coltissima è apprezzato autore anche di saggi sulla storia del libro e sul suo mercato antiquario quali Il mondo visto dai libri , Libro antico libro moderno. Per una storia comparata e Collezionare libri antichi, rari, di pregio.
Aprile 1921. Emerso dal vortice della Grande guerra senza un soldo e senza una patria, Neron Vukcic – che i lettori hanno già visto all’opera nella spy-story Il Trio dell’arciduca – accetta l’inattesa proposta di Taamar Margulies, il ricco mercante di spezie conosciuto a Costantinopoli una vita fa, nel giugno 1914: l’anziano Margulies, infatti, sospetta che il genero Aaron Peres, a capo della filiale di Alessandria d’Egitto, falsifichi i giri contabili dell’azienda, forse per garantire un sostegno economico ai Giovani Turchi ribelli all’esangue governo del Sultano. Vukcic accetta, e sbarca ad Alessandria, la fascinosa Perla del Mediterraneo, la città fondata da Alessandro il Grande cantata da poeti e viaggiatori, metropoli sensuale con più religioni e razze e lingue e sessi di quante siano le dita delle mani. Così, nella voglia di vivere scoppiata con il dopoguerra, tra la società cosmopolita che affolla le strade, i club e le spiagge, tra archeologi impegnati in campagne di scavo e giovani coppie lanciate nei nuovi balli venuti dall’America, tra i segni dell’antico splendore e il presente segnato dalla sorda crescente insofferenza nei confronti della dominazione inglese, il robusto ex agente segreto del governo imperial-regio austroungarico incomincia a indagare. Ma l’imprevisto non tarda a cambiare le regole del gioco: al termine di un’elegante cena in onore di due noti archeologi, nel giardino di villa Peres viene trovato cadavere un noto antiquario greco in fama di usuraio. Con un proiettile in testa. E accanto, svenuta, una pistola in grembo, la signora Peres. La polizia giunge a una conclusione ovvia. Margulies, tuttavia, non ci sta. E incarica Vukcic di dimostrare l’innocenza della figlia. Nel solo modo possibile. Trovando il vero colpevole.