Solo gli amanti sopravvivono

Gran cast e gran film questo Only lovers left alive, Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska e John Hurt, in un film stranissimo, sulla bellezza della cultura, da parte di un regista “notturno” come Jim Jarmusch. Vampiri lontani anni luce da quelle caricature alla Twilight, qui i vampiri sono belli si ma colti e gradevolmente bohémien.

Il più elegante e sottilmente spiritoso dei registi indipendenti americani gira un elogio dell’artificio artistico come prova di reale umanità, oltre che un’ispiratissima ballata romantica, capace di raccontare ancora l’amore come un’esperienza piacevolmente debilitante.

Solo chi ama rimane vivo; chi sa amare letteralmente per sempre, chi rispetta il mondo che abita, la sua arte, la letteratura, il progresso della scienza, il suono dei nomi, il bello contro le brutture del mondo. Gli altri, quelli che credono di essere vivi solo perché batte loro il cuore, quelli che hanno perso il gusto, lo sguardo e il dizionario, sono creature noiose e pericolose. Sono i cosiddetti esseri umani i veri cannibali, gli zombie come vengono chiamati dai vampiri: gente che si sveglia sempre troppo tardi, che usa e getta, immemore del passato, incurante del futuro, cieca anche se folgorata dalla luce. Film di culto che verrà ricordato negli anni.



Adam colleziona chitarre d’epoca e compone pezzi di musica elettronica, che i fan ascoltano appostati sotto la sua casa di Detroit, dalla quale pare non uscire mai. Eve vive a Tangeri, tra stoffe pregiate e libri in tutte le lingue, e trascorre le nottate in compagnia di Christopher Marlowe nel “Café Mille Et Une Nuits”. Adam e Eve sono colti, bellissimi e vampiri. Osservatori privilegiati del divenire del nostro mondo, si muovono cercando di farsi corrompere il meno possibile dalle brutture del presente, cibandosi soltanto di sangue raro di laboratorio, apprezzando il silenzio e la compagnia reciproca.