La storia di Kullervo di J.R.R. Tolkien, Bompiani
Scritto tra il 1912 e il 1914 da J.R.R. Tolkien quando frequentava l’università. Della sua esistenza si sapeva benissimo da più di 30 anni perchè è citato nelle Lettere e nella Biografia di Humphrey Carpenter.
Kullervo figlio di Kalervo è forse il personaggio più oscuro e tragico di Tolkien. “L’infelice Kullervo”, come lo definisce Tolkien stesso, è uno sfortunato orfano con poteri sovrumani e un tragico destino. Cresciuto nella casa dell’oscuro mago Untamo, che ha ucciso suo padre, rapito sua madre e che per tre volte ha cercato di uccidere lui quando era ancora un bambino, Kullervo non ha nulla al mondo se non l’amore della sua sorella gemella, Wanona, e la protezione di Musti, un cane nero dai poteri magici. Quando viene venduto come schiavo, il ragazzo giura di vendicarsi del mago, ma scoprirà che nemmeno vendicandosi si può sfuggire al proprio destino. Tolkien scrisse che La Storia di Kullervo era un tentativo germinale di scrivere leggende originali, oltre che una questione importante nelle leggende della Prima Era: Kullervo, infatti è antenato di Túrin Turambar, l’eroe tragico e incestuoso del Silmarillion. Oltre a una potenza narrativa che gli consente una vita a sé, La Storia di Kullervo è un tassello fondamentale nella struttura del mondo creato da Tolkien, e viene qui pubblicata per la prima volta con annotazioni, saggi e altri materiali sull’opera che ha ispirato l’autore, il Kalevala.