BBC One colpisce ancora, e mentre da noi nel periodo delle feste natalizie impazzavano sulle reti pubbliche e non programmi e serie tv nostrane di una bruttezza e volgarità che ci dovremmo solo vergognare, sulla televisione inglese veniva proposta Dickensian.
Chi segue ormai da tempo il mio blog sa della mia propensione per le produzioni inglesi che preferisco di gran lunga e ritengo migliori, di sicuro più affini ai miei gusti (vedi Inghilterra, la mia terra di mezzo), rispetto a quelle americane. Le passate feste natalizie ci hanno portato poi un tripudio di qualità che per questo io non smetterò mai di ringraziare BBC One, perchè abbiamo avuto: lo speciale di Luther in due episodi, il consueto speciale natalizio del Dottore (The husbands of River Song) lo specialone di Sherlock (The abominable bride) con incursione in epoca vittoriana e la miniserie And then there were none (10 piccoli indiani) sublime omaggio alla signora del giallo Agatha Christie per i 125 anni della sua nascita. A tutto questo ben di di Dio si aggiunge come dicevo Dickensian.
Serie tv nata da un’idea di Tony Jordan Dickensian riporta in scena moltissimi protagonisti dei grandi romanzi di Dickens. In una Londra innevata, che ci fa vagare magnificamente con lo sguardo tra The Old Curiosity Shop e il Three Cripples Pub, facciamo la conoscenza di personaggi usciti fuori da Grandi speranze, Il circolo Pickwick, Le avventure di Oliver Twist, Il nostro comune amico e Canto di Natale. “È un modo per far conoscere Dickens a una nuova generazione di spettatori e lettori”, dicono dalla BBC. Meritevole iniziativa di riscoperta dei classici della letteratura e iniziativa non nuova alla BBC che ha portato con successo sullo schermo miniserie tratte anche da libri contemporanei come The casual vacancy (Il seggio vacante) di J.K. Rowling oppure The Last Kingdom di Bernard Cornwell o Jonathan Strange And Mr Norrell di Susanne Clarke. Certo per questo genere di iniziative ci vuole anche un pubblico adatto. Da noi in Italia al cinema sappiamo bene chi fa il record di incassi… la tv va di conseguenza.