Star Wars – Il risveglio della forza

Scrivo di getto, siamo usciti da poco da una sala piena, tanto entusiasmo, un sacco di bambini con padri quarantenni alla fine tutti contenti.
Finalmente dopo anni di attesa, era il 25 gennaio del 2013 quando la Disney annunciò che J.J. Abrams aveva accettato la direzione di episodio VII, è ora di parlare attivamente di Star Wars il risveglio della forza. Se devo dirla tutta è dal 1983 che aspetto ardentemente un seguito del Ritorno dello Jedi essendo letteralmente cresciuto con la prima trilogia dato che ero uno dei bambini che nel 1977 andarono al cinema a vedere una Nuova Speranza.

Per prima cosa sono felice che JJ Abrams abbia mantenuto le promesse, alla faccia dei mille gufi che lo detestano
(come molti fanatici di Star Trek, io non li capisco poverini perchè rimpiangono i film di 15 anni fa pallosi e noisosi ma il mondo è bello perchè vario, contenti loro) per questo so che la maggior parte dei fans di Star Wars invece ameranno il modo con cui JJ ha gestito il film.

E la cosa incredibile è che adesso siamo come ai tempi di Lost a teorizzare cosa è successo nei trent’anni precedenti… c’è una nuova Repubblica? l’Impero è distrutto oppure il Primo Ordine ha preso il potere? l’equilibrio della forza si è spezzato ma come? chi è il Lord Snoke? come evolverà il personaggio di Kylo Ren? cosa succederà nell’episodio VIII? (scritto e diretto da Rian Johnson uscirà il 26 maggio 2017.  Ma Il primo spin-off di Star War, Rogue One: A Star Wars Story e uscirà nei cinema il 16 dicembre 2016).

Di Star Wars – Il risveglio della forza sono rimasto letteralmente annichilito dall’aspetto visivo, dagli sfondi bellissimi, ricchi di particolari, di colori, dalla fotografia, dalla musica di Williams e dalla regia molto Spielberghiana di Abrams, con inquadrature molto ravvicinate dei personaggi che riempiono lo schermo in pieno. L’atmosfera è la stessa della serie originale, fantastico veramente, nella mia personale classifica dei film di Star Wars entra direttamente al secondo posto dopo L’impero Colpisce ancora.

“Il risveglio della Forza è un film elegiaco e nuovo, visivamente parlando. JJ Abrams si è formato guardando la saga di Star Wars e ci ha messo il cuore. Non so proprio come sia riuscito a imparare a memoria tutti i nomi di chi lavorava sul set: parliamo di centinaia e centinaia di persone. Conosce pure il nome del mio cane” – Carrie Fisher.

Ho sentito tantissimi nerd entusiasti  e qualche voce fuori dal coro, ma a mio parere il film è veramente valido, perchè si tratta di un film di intrattenimento, come era Una nuova speranza, che non era certo un capolavoro (o un film complesso come può esserlo uno di Nolan per intenderci) e con una storia per niente innovativa (ricalcava palesemente l’archetipo del viaggio dell’eroe) ma i personaggi bucavano letteralmente lo schermo pur non essendo dei grandi attori. Qui abbiamo invece degli attori stupefacenti, una su tutte Daisy Ridley, Rey, è il top, un’esordio magnifico per questa giovane ragazza. Poi c’è John Boyega, Finn, molto divertente è un’ottima spalla, coraggiosa e protettiva nei confronti di una Rey che si sa difendere da sola. Poco esplorato per questo film è Poe Dameron, il bravissimo Oscar Isaac l’attore tra i giovani più esperto (A proposito di Davis, Ex Machina, I due volti di gennaio) che di sicuro conosceremo meglio nei prossimi film. Sul lato oscuro Domhnall Gleeson (Ex Machina, About Time, Harry Potter e i Doni della Morte) fa il suo lavoro connotando un Generale Hux molto misurato mentre esce letteralmente dallo schermo il personaggio di Adam Driver e cioè Kylo Ren, non faccio spoiler ma credo vedremo cambiare parecchio questo particolarissimo villain, che vorrebbe essere Darth Vader per motivi che non rivelo ma che non riesce ad essere ammantato di cattiveria come il suo illustre predecessore. Anzi il fare nevrotico e schizzato lo caratterizza in modo innovativo. Per quello che riguarda gli eroi della vecchia trilogia Harrison Ford è in forma smagliante, molto concentrato sul personaggio riesce a prodursi in una prova commuovente da grande attore. Carrie Fisher grande attrice non lo è mai stata e risulta troppo rigida (quasi imbalsamata) nelle sue scene, ricordo quando da bambino ero rimasto folgorato dalla sua principessa Leia in costumi succinti nel Ritorno dello Jedi… Mark Hamill si vede alla fine (non vi dico come e dove) e sarà molto più presente nel prossimo ep. VIII.

“JJ era terrorizzato, c’era molta pressione su di lui da parte della Disney, per vedere rientrare il budget speso con l’acquisto del franchise da George Lucas” – Steven Spielberg

Un’ultima considerazione a mio avviso va fatta riguardo al fatto che molti hanno criticato Abrams per il troppo fanservice e il fatto che la sceneggiatura ricalchi troppo Una nuova speranza. Due cose vanno dette, innanzitutto che alla sceneggiatura abbiamo anche il grande Lawrence Kasdan, che curò la trama dell’Impero Colpisce Ancora e del Ritorno dello Jedi percui una delle due persone che ha creato il mito di Guerre Stellari. Secondo questo film è un ponte per le nuove generazioni che non conoscono la saga, aveva il difficile compito di piacere ai grandi fans e ai giovani che non avevano mai visto niente e credo che alla fine il compito Abrams lo porti a casa alla grande. Potrei proseguire per pagine e pagine ma concludo dicendo solo che mi sono sentito tornare bambino, ho pianto e ho riso, è stata un’emozione fortissima e sono uscito dal cinema gasatissimo, cosa che non mi succedeva da parecchio tempo.
Ps. Quelli che venerano Star Wars al pari di una religione rimarranno molto delusi, ma credo che il loro amore per la prima trilogia offuschi la loro capacità di giudizio nel senso che qualunque film posteriore ai primi sarà sempre considerato non degno, brutto e banale.


Andy Serkis:
Leader Supremo Snoke

Adam Driver:
Kylo Ren

Domhnall Gleeson:
Generale Hux

Gwendoline Christie:
Capitano Phasma

 


Daisy Ridley:
Rey

Lupita Nyong’o:
Maz Kanata

Oscar Isaac:
Poe Dameron

John Boyega
Finn