in questi giorni mi è capitato di rileggere alcuni albi di una serie a fumetti che anche adesso riscuoterebbe grandissimo successo e che si distingueva per l’estrema ricercatezza grafica e per una trama molto complessa e coinvolgente.
La serie fu creata nel 1994 da Manfredi Toraldo, detto MANf, allora diciannovenne, (ideazione del mondo, della trama e dei personaggi, e sceneggiature) e Ugo Verdi (rifinitura del character design, copertine e model sheet ufficiali), di genere fantasy con l’inserimento di una forte componente tecnologica che molto deve ai romanzi del Ciclo di Darkover e alla saga fumettistica giapponese The Five Star Stories.
Ricordo che fui dubito rapito dai disegni di questi enormi mecha alti 60 metri che si muovevano in un medioevo post atomico molto fantasy.
« Come fu per Atlantide, prima di noi, così accadde per la nostra civiltà. Maremoti, distruzioni, antiche terre sprofondarono e nuove emersero. Ma l’uomo sopravvisse. Barbarie… Clan, paesi e poi città… e tornò il Medio Evo. Allora furono scoperte le Sinapsi e la loro scienza. Allora, armi sempre più potenti vennero studiate fino a giungere ai Gearing. Chiesa e nobiltà, alla guida di questi titani d’acciaio, si spartirono il mondo incontrastati. Stato e Chiesa, Master e Made: dicotomia Uomo e Donna sulla quale si basano le Sinapsi.
Comparvero però i Fanti. Mutanti Androgini”, nuovo potere che, incontrollato, avrebbero preso in mano il globo. Si affacciarono alla vita per essere odiati, temuti e inseguiti, nella terra del “2700”. »