Apocalisse Z di Manel Loureiro edizione Casa Editrice Nord
Avevo voglia di un bel romanzo apocalittico e allora mi è venuto in mente questo libro del 2008 che ha avuto due seguiti, I giorni oscuri e L’ira dei giusti. Narrato come un diaro per un blog è ben scritto e il ritmo serrato vi terrà incollati alle pagine fino alla fine. Per quelli che delusi dalle ultime stagioni di The walking dead (parzialmente soddisfatti dalla miniserie Fear the walking dead) e cercano disperatamente degli zombie da cui fuggire!
Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d’assalto una base militare russa. Un «normale» atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra. Ben presto, però, s’insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa che non può essere controllato. Un’esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell’Unione Europea fanno lo stesso. Poi intere città vengono isolate e messe in quarantena. Poi entra in vigore la legge marziale. Ma è tutto inutile. Ormai niente è più come prima. Non c’è elettricità, manca l’acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. È diventato uno zombie. Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. E forse è l’unico sopravvissuto all’Apocalisse Z…