In un’annata nella quale la fantascienza nelle serie tv non è mancata grazie a titoli ottimi come Doctor Who, Black Mirror, Extant, 12 Monkeys, Continuum (ultima stagione) Humans The man in the high cast le, Minority Report (senza contare quelle che la fantascienza la sfiorano come Person of interest, Wayward Pines, The returned, The strain, The dome, The last ship, The walking dead e lo spin off Better Call Saul) e altri meno come Falling Skies, Defiance e Killjoys arriva Dark Matter una serie tv di fantascienza trasmessa da SyFy dal 12 giugno 2015 in 13 episodi. Si tratta di una space opera ideata da Joseph Mallozzi e Paul Mullie, i quali avevano già pubblicato la storia narrata nel 2012 in un omonimo fumetto.
Probabilmente l’astinenza da serie tv di fantascienza mi fa appare il livello di questo episodio più alto di quello che in realtà è ma mettiamola in questo modo, essendo un’inguaribile ottimista non riesco a bocciare una serie tv dal primo episodio. Certo non ci troviamo di fronte ad una sceneggiature spumeggiante e gli attori sono quello che sono ma mi aspetto che le cose migliorino con il tempo.
La trama all’inizio può apparire non molto originale ma già alla fine della prima puntata la voglia di scoprire i vari misteri che la circondano è decisamente forte.
Uno, Due, Tre, Quattro, Cinque, Sei, l’Androide sono i sette personaggi a bordo di una navicella spaziale che, improvvisamente, si risvegliano senza alcun ricordo del loro passato. Inizia così la ricerca sia della propria identità che dei motivi che hanno condotto questi personaggi, molto diversi tra loro.
L’unico indizio che hanno a disposizione è un carico di armi nella stiva della nave e una destinazione: una colonia mineraria sull’orlo di una guerra. Senza sapere da che parte stanno dovranno affrontare decisioni che potrebbero portarli a scoprire chi sono e perché sono lì prima che il passato li raggiunga