The Giver – il mondo di Jonas

Basato sul libro per ragazzi del 1993 si prefigura un mondo distopico in cui l’uniformità regna sovrana, tutti sono uguali e persino i colori sono stati eliminati, come le religioni e le razze. Persino il ricordo della storia passata e quello della vera bellezza, la musica, l’arte, i sogni le emozioni tutto è oblio compreso l’amore. Per evitare gli errori del passato tutto viene tenuto in equilibrio, tutto è grigio…

Alla maniera dei suoi illustri predecessori, GattacaPleasantville, del primo parafrasa il livellamento del patrimonio di biodiversità e di pluralità culturale, del secondo la forza dei sentimenti e il bianco e nero ordinato di una vita pleasantThe Giver è impegnato a riemergere il colore e con quello la diversità. Diversità incarnata dai personaggi di Jeff Bridges e Brenton Thwaites che vogliono muoversi nel mondo in direzione ostinata e contraria ai percorsi stabiliti dal Consiglio degli anziani. La violenza discriminatoria subita dai diversi denuncia il fallimento di una società impegnata a comprimere la vita e i naturali fenomeni evolutivi in regole stabilite. Il film non è niente male anche se per seguire la moda dei film young adults (vedi Hunger Games o Maze Runner) alla cantante Taylor Swift idolo degli adolescenti è stat affidata la parte di figlia di Jeff Bridges. Comunque tirando le somme il cast è di buon livello Meryl Streep e Jeff Bridges su tutti.

Trama:
Da qualche parte nel tempo e nel mondo esiste una società che ha scelto come valore l’uniformità. Immemori di sé e della loro storia, uomini, donne e bambini vivono una realtà senza colori, senza sogni, senza emozioni, senza intenzioni. Per loro decide un consiglio di anziani, riunito periodicamente a sancire i passaggi evolutivi dei membri della comunità. Durante la Cerimonia dei 12, che accompagna solennemente gli adolescenti verso la vita adulta affidando loro il mestiere che meglio ne identifica le inclinazioni, Jonas viene destinato ad ‘accogliere le memorie’ di una storia che non ha mai conosciuto. Figlio di madri biologiche preposte allo scopo e assegnato successivamente all’unità famigliare che ne ha fatto richiesta, Jonas è un adolescente eccezionale con un dono speciale, quello di sentire. Preposto al ruolo di accoglitore di Memorie, Jonas è affidato a un donatore, un uomo anziano e solo che porta dentro di sé tutta la bellezza e la tragedia dell’umanità. Tutte quelle emozioni negate alla sua gente perché il mondo resti un luogo di pace e torpore. Intuita la sensibilità del ragazzo, il donatore lo condurrà per mano dentro la vita, spalancandogli la strada che conduce al libero arbitrio.