Ho recuperato in questi giorni la pubblicazione annuale romanzi a fumetti del 2014, Sul pianeta perduto (ottavo numero della serie). Una storia inedita, che racconta un incredibile viaggio verso l’ignoto, scritta e sceneggiata da Antonio Serra e disegnata da Paolo Bacilieri in modo mirabile per ben 271 pagine. La qualità di queste pubblicazioni annuali è sempre molto alta, io in passato ho letto il primo su Dragonero, Sigma (4) e Darwin (7) e sono rimasto sempre molto soddisfatto. Il racconto è una fiaba fantascientifica con molteplici rimandi alla scifi classica, Bota il robot ad esempio ricorda Robbie dal Pianeta proibito e C1-P8 da Star Wars o il robot gentile in Laputa – Castello nel cielo di Miyazaki. I due protagonisti Jim e Rose sono ben delineati e sono anche loro i classici protagonisti di un racconto di fantascienza, rappresentano cioè le vici fuori dal coro, coloro che vogliono capire per dare un senso alla propria vita. Vorrei citare un’ultimo rimando a quel fantastico film che è the Village di M. Night Shyamalan.
Nell’ottavo Romanzo a fumetti, gli echi del racconto classico si mescolano con la fantascienza, dando vita ad una storia intrisa di avventura e mistero. Su di un lontano pianeta disperso nella galassia, molti ma molti anni fa è precipitata un’astronave carica di coloni terrestri. I discendenti di quegli uomini hanno sviluppato, sulla piccola isola sulla quale si sono ritrovati, una civiltà rurale che vive apparentemente in pace con se stessa, con la popolazione del luogo e con la rigogliosa natura che la circonda. Ma il naufragio di un misterioso personaggio sulle coste dell’isola sembra improvvisamente rendere reali le leggende riguardo una seconda astronave perduta, e due giovani, Jim e Rose, scopriranno le menzogne dei loro genitori e si ritroveranno proiettati in un’incredibile avventura che li porterà a svelare la vera origine di quel mondo sconosciuto…