Annientamento, Trilogia dell’Area X. Libro primo di Jeff VanderMeer, Einaudi
Oggi vorrei segnalare Annientamento di Jeff VanderMeer primo volume della Trilogia dell’Area X, un’opera new weird (un genere ibrido che parte dal punto di incontro di fantascienza, fantasy e fantastico e che va oltre) insolita e incatalogabile che lo scorso anno ha smosso le paludi del panorama fantascientifico internazionale scalando classifiche di vendita e ottenendo l’inatteso plauso della critica perchè è ormai certo che sarà il prossimo film diretto da Alex Garland (mi sale già adesso la frenesia per l’attesa) autore tra l’altro di Ex_machina e che vedrà Natalie Portman nella parte della biologa, la voce narrante del romanzo, una delle 4 protagoniste.
La trama è questa: un gruppo di quattro ricercatrici viene inviato a esplorare la cosiddetta Area X, una zona della Florida in cui sono stati osservati fenomeni naturali insoliti, tenuta sotto osservazione da un’oscura agenzia governativa. Le undici spedizioni precedenti non sono riuscite a risolvere il mistero, chi oltrepassa il confine dell’Area X non fa ritorno, e anche chi ne esce vivo è ormai l’ombra di se stesso, nell’Area X niente è quello che sembra come sull’isola di Lost o in un racconto di Lovecraft (un territorio ostile, attraversato da forze sovrannaturali, contaminato, riconquistato da una natura bizzarra, in cui le uniche vestigia umane sono un faro abbandonato e un pozzo inquietante non vi sembra Le montagne della follia?) mentre le protagoniste si troveranno di fronte al vero orrore come in Alien.
Per trent’anni l’Area X – un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall’origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo – è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l’agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all’opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornatadavvero dall’Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l’una dell’altra, nemmeno il nome – sono indicate con la funzione che svolgono: l’antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa – accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell’Area X erano stati appena sfiorati. Jeff VanderMeer ha costruito un mondo in cui l’avventura, il fantastico, l’ignoto sono le coordinate per indagare il piú alieno dei pianeti: la psiche umana.