Ieri ho raggiunto Giovanna in coda al workshop organizzato dall’ewwa (Come costruire un romanzo storico. Idee, strumenti e suggerimenti) a Palazzo Da Lisca Cavalli (Vr) giusto in tempo per assistere alla presentazione del libro La bastarda degli Sforza di Carla Maria Russo.
Sono sempre molto interessato al processo che porta alla scrittura di un romanzo percui ho trovato l’incontro interessante. L’autrice mi è sembrata molto preparata e scrupolosa nella raccolta di informazioni storiche, tanto da impiegare anni nella ricerca: “se volete cimentarvi a scrivere questo genere di libri (storici) suggerisco di informarvi molto su ogni aspetto di quell’epoca, a 360 gradi, dall’abbigliamento, alle armi e armature, ai modi di combattere, al cibo, alla politica, agli intercalari delle persone, ai mestieri ecc. Non è detto che puoi dovete inserire tutto nel vostro libro ma dai particolari traspare la bellezza e la correttezza di uno storico“.
Da Eleonora d’Aquitania a Caterina Sforza le protagoniste dei libri di Carla Maria Russo sono donne molto forti, che hanno sofferto e lottato nella vita (la maggior parte delle volte per colpa di uomini piccoli e meschini), delle vere femministe ante litteram. Forse per questa connotazione al femminile non credo avrò modo di leggere i suoi libri ma ribadisco che l’incontro è stato veramente stimolante, forse anche per via del fatto che Caterina Sforza è stata senz’altro un personaggio affascinante e ricco di sfaccettature.
Stranamente l’autrice non ha accennato che Caterina ebbe tre mariti e fu la madre del famoso Giovanni di Giovanni de’ Medici (Giovanni dalle bande nere), uno dei più famosi capitani di ventura dell’epoca.