Un personaggio Pixar finito dentro un film Disney tratto da un fumetto Marvel. Disney ha comprato Pixar 8 anni fa, affidando la direzione creativa a John Lasseter, la Marvel è un acquisto del 2009, i supereroi tratti dai fumetti sono una manna dal cielo per i botteghini e la sinergia è la parola d’ordine.
Il film prende molta ispirazione dal lavoro fatto sul fumetto Marvel da Chris Claremont nel 2008, ma si prende anche molte libertà creativa.
L’ibridazione Disney/Marvel produce ulteriori ibridi: supereroi e robot ma anche l’estetica dell’animazione americana e quella del cartoon giapponese. Non a caso l’amabile Baymax ricorda Doraemon, Wall-E e il Totoro di Miyazaki in versione tecnologica.
E’ ambientato a San Franskoyo, nella città immaginaria che fa da sfondo alle vicende di Hiro, Baymax e degli altri Big Hero 6, si riconoscono rielaborazioni degli emblemi del paesaggio urbano delle due metropoli, il Golden Gate e la Tokyo Tower, ma si rintraccia pure una fine sintesi tra l’affollata ipermodernità della capitale nipponica e la rilassata eleganza della baia californiana, in una sorta di rilettura disneyana dell’ibridazione fantascientifica di Blade Runner.
Il film è pieno di citazioni da altri film Disney, da Ralph Spaccatutto a Frozen e risente del sempre onnipresente sentimentalismo Disneyano.