Interstellar è decisamente il progetto più ambizioso di Christopher Nolan, perché prevede la collaborazione Kip Thorne , uno dei più noti fisici teorici dell’epoca moderna. I due uomini – uno, un regista pluri premiato, l’altro uno scienziato pioniere che si è specializzato in buchi neri,ed eventi spaziali. Insieme hanno esplorato tutto i buchi neri e la possibilità di andare più veloce della velocità della luce.
In particolare il buco nero è una simulazione alla cui realizzazione hanno collaborato più di 30 esperti di effetti speciali di una accuratezza senza precedenti.
Paul Franklyn, il creatore degli effetti visivi legati al wormhole in stretta collaborazione con Thorne, rivela che alcuni fotogrammi hanno richiesto 100 ore per essere renderizzati, con la computazione sovraccaricata dalla distorsione einsteniana chiamata lente gravitazione.
Alla fine il film ha accumulato 800 terabyte di dati: “pensavamo che avremmo superato la soglia dei petabyte”.
“Chris voleva che il buco nero fosse sferico, e io gli dissi che sarebbe sembrato un disco”. Il risultato fu una sfera di cristallo che rifletteva l’universo, un buco sferico nello spaziotempo.
La trama è risaputa: il nostro pianeta è sconvolto da drastici cambiamenti climatici che hanno devastato l’agricoltura terrestre. L’unico prodotto agricolo sopravvissuto alle intemperie è il granoturco, così un gruppo di scienziati decide di intraprendere un viaggio spaziale attraverso un wormhole per trovare luoghi in cui la vita sia possibile. Il viaggio attraverso un portale interdimensionale conduce gli esploratori a una destinazione che trascende la conoscenza scientifica.
Il cast è il meglio che si possa avere: Anne Hathaway, Jessica Chastain, Matthew McConaughey e Michael Caine.
Il regista è il meglio che ci sia in circolazione, il mio preferito, un vero genio. Percui allacciamo le cinture e prepariamoci per questo viaggio tra le stelle e i buchi neri perchè ha tutto per essere indimenticabile sia dal punto di vista visivo sia da quello emozionale.