I robot ci guardano di Nicola Nosengo, Zanichelli
Questo saggio si potrebbe tranquillamente abbinare alla lettura di Il futuro della mente. L’avventura della scienza per capire, migliorare e potenziare il nostro cervello, di Michio Kaku perchè entrambi si propongono di mostrarci il futuro dell’umanità. Tra robot e neuroscienze.
Icub l’open source cognitive humanoid robotic platform sviluppato da dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova dalla copertina ci guarda malizioso., presto tutti noi potremmo possederne uno…
Il racconto dell’evoluzione dei robot dagli automi di Erone agli attuali droni, con una ‘sbirciata’ agli sviluppi futuri: è la ‘rivoluzione silenziosa’ narrata in modo piacevole e senza sacrificare la precisione dal giornalista scientifico Nicola Nosengo.
Il linguaggio semplice e chiaro e la ricchezza di dati, aneddoti e spunti di riflessione fanno di questa esplorazione del mondo degli automi una sorta di ‘vademecum’ necessario alla vigilia di quello che potrebbe essere ”il grande salto” della robotica ”verso la dimensione di massa, domestica, quotidiana”, simile a quella che ”l’informatica fece con l’arrivo dei personal computer”. Prepararsi a conoscere il mondo dei robot significa innanzitutto sapere che il loro mondo è profondamente diverso da quello finora proposto dalla fantascienza, osserva Nosegno.
E’ un viaggio che dall’antichità percorre le tappe principali dell’automazione e che nell’ultimo secolo ha visto un’accelerazione senza precedenti, innanzitutto con l’arrivo del primo robot industriale, Unimate, destinato a trasformare le fabbriche e il processo di produzione. Dall’industria alla zootecnica (ad esempio per la mungitura), fino alla sala operatoria il passo è stato breve. Se l’aspetto di queste macchine non somiglia ai robot che abbiamo sempre immaginato, hanno una spetto più ‘familiare’ gli automi umanoidi come il giapponese Asimo, l’americano Kismet che sa sorridere, o ancora l’italiano iCub, il robot bambino che impara a crescere.