Diretto da Kevin Macdonald (L’ultimo re di Scozia, The eagle) basato sul romanzo di Meg Rosoff Come vivo ora, Feltrinelli
Magari non è un capolavoro ma a me questo film è piaciuto molto, soprattutto per l’ambientazione inglese che sempre bene si adatta a storie come queste. Un racconto di formazione con un’ambientazione distopica. Il romanzo da cui è tratto è diventato un caso letterario, che ha scalato le classifiche internazionali e raccolto i più prestigiosi premi letterari e i riconoscimenti della critica. In Italia non è stato distribuito.
Daisy adolescente newyorchese nonostante in Europa ci siano le avvisaglie di una guerra, viene spedita dal padre per l’estate in Inghilterra dagli zii acquisiti che non ha mai visto. In un primo scontrosa quando si ritrova a vivere sola con i cugini scopre un mondo fatto di natura e amicizia arrivando ad innamorarsi, ricambiata, del più grande dei ragazzi fino a quando l’idillio è rotto dallo scoppio improvviso della prima guerra mondiale del ventunesimo secolo. L’Inghilterra è invasa da un’imprecisato nemico. Inizialmente rimasti isolati insieme a Isaac (Tom Holland) e Piper (Harley Bird), i fratelli minori di Eddie, e costretti a provvedere a loro stessi, i due innamorati vengono poi brutalmente separati. Per ricongiungersi all’amato Eddie, Daisy si imbarca in un viaggio terrificante, durante il quale l’idea di ciò che può o non può ritrovare consuma la sua coscienza e perseguita la sua anima.
“Se non siete mai stati in guerra e vi state chiedendo quanto ci vuole per abituarsi a perdere tutto ciò che pensate di amare o di cui siete convinti di avere bisogno, posso dirvi che la risposta è Non ci vuole niente.”