Jorge Bergoglio e Jorge Borges – Il professor Bergoglio aveva una passione immensa per Borges
Agli inizi degli anni sessanta nella città argentina di Santa Fe, a 600 km da Buenos Aires, lo stesso futuro pontefice era professore di letteratura, psicologia e arte nell’istituto dell’Immacolata Concezione, e in tale veste Bergoglio, evidentemente conquistato dalle letture e dalla poetica di Borges, chiamò il premio Nobel a tenere corsi di scrittura creativa ai suoi studenti, e Borges accettò.
Fratelli e sorelle buona lettura! il mondo letterario di papa Francesco. Andrea Monda e Saverio Simonelli, Ancora
E’ interessante scoprire di avere qualche autore preferito condiviso con Papa Francesco. Come si evince dal nuovo libro di Andrea Monda e Saverio Simonelli Jorge Bergoglio ha una predilezione per Borges, Chesterton e Tolkien che ha più volte addirittura citato durante alcune sue famose omelie. Questi tre autori hanno molto in comune, Chesterton e Tolkien condividevano la fede cattolica, Borges pur dichiarandosi ateo è un’innamorato della figura del Cristo (riceverà anche l’estrema unzione in punto di morte) come si evince dai suoi scritti.
La grande sete di epica li accomuna
Tolkien e Borges erano legati da un poema in particolare, The Battle of Maldon, tanto che Borges sulla sua tomba fece riportare la frase in inglese antico: And Ne Forhtedon Na (10 agosto 991, vicino a Maldon, un esercito vichingo invase da sud-est il suolo inglese. I difensori, anche se condannati alla morte, si scagliarono contro gli invasori, incitati dal loro capo e dalle sue parole: And Ne Forhtedon Na. Non abbiate paura – della morte).
Borges amava molto le opere di Chesterton tanto da dichiarare: «La letteratura è una delle forme della felicità e forse nessuno scrittore mi ha dato tante ore felici come Chesterton». In particolare La ballata del Cavallo Bianco, una poesia sulla guerra di re Alfredo contro i danesi.