Teutoburgo. La selva che inghiottì le legioni di Augusto di Bocchiola Massimo; Sartori Marco, Mondadori
Qui ci verrebbe fuori un bel film: è l’inizio dell’autunno del 762 ab Urbe condita, il nono anno dell’era cristiana. Nel Nord della Germania, tra le paludi e le piogge della selva di Teutoburgo, tre intere legioni di soldati romani guidate dal legato imperiale Quintilio Varo vengono massacrate dai Germani di Arminio. Proverbiale è rimasto il grido di disperazione dell’anziano Augusto, “Varo, rendimi le mie legioni!”, che da allora rinunciò a qualsiasi progetto di espansione oltre il confine del Reno. Poco frequentata dalla storiografia italiana, oltralpe la battaglia di Teutoburgo è stata celebrata come momento iniziale del nazionalismo tedesco, cantata come epica lotta per la libertà dei popoli oppressi dall’imperialismo romano, trasfigurata nei miti di Sigfrido e dei Nibelunghi. Quale è stata la realtà storica di un evento tanto controverso? In queste pagine Bocchiola e Sartori ricostruiscono nei dettagli l’andamento delle operazioni belliche e svelano i molti misteri che da sempre accompagnano quell’episodio e che non cessano tutt’oggi di suggestionare e nutrire la cultura europea.